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Laboratorio analisi Reggio Calabria Materiale Analisi

Qualche piccolo consiglio sui materiali

Nella pratica clinica è capitato di certo, almeno una volta ad ognuno di noi, di “sbagliare” provetta, e vedere così, invalidati esami determinanti di un paziente dall’anamnesi controversa o poco collaborativo.
Al fine di ottenere il massimo dai prelievi clinici, diamo uno sguardo alle provette maggiormente utilizzate in medicina veterinaria.

K3 EDTA
L’acido etilendiamminotetracetico ha come meccanismo d’azione, quello di chelare irreversibilmente il calcio.
E’ indicato per l’esecuzione strumentale dell’emocromo e ideale per la lettura dello striscio ematico, in quanto le cellule si mantengono integre per 24 ore.
Risulta invece controindicato l’utilizzo del plasma per l’esecuzione del profilo biochimico, poichè interferisce con la lettura di alcuni analiti e non può essere impiegato per il test della coagulazione o per l’elettroforesi.

Per l’esecuzione dell’emocromo, nel nostro laboratorio, è sufficiente utilizzare
provette da 1ml.

SALI di EPARINA
Il meccanismo d’azione di tali sali è quello di attivare l’ Antitrombina III e inibire i fattori della coagulazione.
Il plasma che si ottiene, è indicato per l’esecuzione di profili biochimici, anche se il “gold standard” di tale esame è rappresentato dal siero.
E’ sconsigliato, per la valutazione della morfologia cellulare, per la conta piastrinica, test di coagulazione e valutazione di sodio e potassio.

SODIO CITRATO
La provetta contenente sodio citrato ha come meccanismo d’azione quello di chelare reversibilmente il calcio.
Il plasma che si ottiene, è indicato esclusivamente per effettuare test di coagulazione.
E’ di fondamentale importanza rispettare l’indicazione della quantità di sangue richiesta , riportata sulla provetta.

FLUORURO DI SODIO
Questo anticoagulante stabilizza la concentrazione di glucosio ematico nel tempo, perciò è richiesta per la misurazione attendibile della glicemia.

PROVETTA senza anticoagulante
E’ la provetta che viene impiegata per la raccolta di sangue intero al fine di ricavare il siero. E’ consigliabile centrifugare il sangue (3000 giri per 10 min.) per preservare gli
analiti, dopo qualche minuto dal prelievo, onde evitare la gelificazione del siero stesso.
In commercio esiste un tipo di provette con granuli che “accelerano” il processo di coagulazione e, altre, contenenti un gel , con la funzione di separare nettamente il siero dal coagulo.
Presso il nostro laboratorio è sufficiente l’invio di 0,4 ml di siero.

E’ importante rispettare il quantitativo di sangue, indicato in ml sulla provetta, consigliato dalla casa produttrice, al fine di non incorrere in errori di lettura degli analiti e delle cellule ematiche. Refrigerare sia il sangue che il siero fino al momento del ritiro.

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Bruno Crucitti